A poco più di due anni dal crash della blockchain Terra, arriva sul web un documentario sugli NFT che mostra i contraccolpi di questo evento catastrofico sui collezionisti di NFT. Dopo l’uscita su X, “Deep Down The Rabbit Hole” è diventato un NFT dall’artwork nostalgico mintabile su Base Network.
Era il 7 maggio 2022 quando la blockchain più affermata del momento, Terra, ha iniziato a vacillare, prima di crollare irrimediabilmente qualche giorno più tardi. Dietro questo network e al suo token di governance, LUNA, c’era una delle community più coese e vitali del panorama crypto, i LUNAtici. "Deep Down the Rabbit Hole" racconta il mondo degli NFT attraverso l’esperienza diretta di alcuni membri di quella community, in particolare quella del regista stesso del film, Nick.
Nato a Roma e residente a Londra, Nick Rizzini aka MabCollector ha fondato nel 2017 la sua casa di produzione cinematografica, The Queen Mab Company. Ha scritto e diretto diversi cortometraggi tra cui “Shhh”, “Brexit” e “FOMO”. Nel 2021 dirige il film “Framed”, thriller sentimentale con Thomas Law e Edmund Kingsley attualmente disponibile per la visione su Prime Video.
Nel film “Deep down the rabbit hole”, MabCollector racconta la storia della sua caduta nella tana del coniglio: il mint del suo primo NFT, il progetto della sua collezione NFT legata alla produzione di un film, il rapporto con la community di Terra e le ripercussioni del crollo di LUNA e UST. Troverete interviste ai founder, artisti e membri delle community NFT più importanti di quegli anni. Degno di nota è il contributo di diversi membri della Rekt Gang, in particolare di Bren (Brendarious) che si è occupato di animare le PFP degli intervistati che hanno preferito non mostrarsi in volto.
Oltre che per l’importante testimonianza della cultura NFT, “Deep Down The Rabbit Hole” merita di essere visto per il ritratto sincero del mondo dell’arte digitale che mostra allo spettatore. Il costante pericolo di incappare in una truffa, le complicazioni legali legate al lancio di una collezione, l’euforia legata al processo di minting e l’entusiasmo dato dall’appartenenza ad una community virtuale. Immergendosi nella tana del coniglio, anche gli spettatori estranei al mondo crypto sperimenteranno le emozioni scatenate dalla FOMO (paura di perdere un’opportunità) e dalla FUD (paura, incertezza e dubbio), sentimenti che si alternano in continuazione nel settore degli NFT.
“Deep Down The Rabbit Hole” è disponibile per la visione su X in lingua inglese, ma sto lavorando alla versione italiana dei sottotitoli per facilitarne la diffusione anche tra i nostri connazionali. Una volta rilasciata, insieme a Nick proveremo ad organizzare delle proiezioni in alcune sale cinematografiche italiane. Oltre all’opportunità di far conoscere il mondo NFT al grande pubblico, questa potrebbe diventare un’occasione per i collezionisti e appassionati di crypto del Belpaese per incontrarsi nel mondo reale.
Il film è stato appena lanciato anche in formato NFT su Base Network. Sarà possibile mintarlo attraverso la piattaforma Zora per un mese e, successivamente, acquistarlo sui mercati secondari come OpenSea. A mio avviso, questo è uno dei minting più significativi dell’Onchain Summer. L’artwork del primo documentario NFT vuole rappresentare un’ancora di salvataggio lanciata dal web3 all’industria del cinema e al mercato dei DVD, costantemente minacciati dalle piattaforme di streaming. Per questo, MabCollector ha deciso di mintare il film on chain su Base durante l’Onchain Summer dandogli la veste di un nostalgico VHS.
Mintare questo NFT permetterà agli utenti di supportare attivamente il film, oltre che di collezionare un pezzo d’arte unico che rappresenta le infinite possibilità che scaturiscono dall’incontro tra arte digitale e mondo reale.