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Parte 1 - Are we really living?
Hai presente quelle giornate in cui sembra che il pilota automatico sia stato inserito da qualcuno e non sei altro che uno spettatore passivo della tua vita?
Questa è una di quelle giornate per Morgan.
Sdraiato sul letto, in attesa che arrivi il momento per andare al Groove e incontrarsi con Jhonny, Jack e Miki, come ogni giovedì.
Forse il problema non è questa giornata.
Forse è la vita ad avere il pilota automatico e non siamo altro che spettatori dell’esistenza… di chi?
Accende il telefono e torna su Linkedin. Miki dice che dovrebbe impegnarsi di più nel cercarsi un lavoro, così l’ha convinto ad aprirsi un account.
Scorre il feed dopo aver dato una rapida occhiata alla sua foto profilo.
Prova ancora la sensazione di imbarazzo sperimentata quando l’ha fatta.
I post si susseguono uno dopo l’altro finché non arriva a quello dell’Architetto della Mente.
“Davvero un incontro nel Metaverso è meno reale di uno dal vivo?”
Bella domanda, pensa Morgan.
(per leggere il post completo clicca qui. E se ti va, dimmi da "quando" sei arrivato al post, Viaggiatore. Perché ricorda... il Metaverso non è una questione di Spazio, ma di Tempo :D)
...Invece il Metaverso è solo Relazione tra Creator e CoCreator, in cui non ti parlo dei miei servizi, ma delle mie passioni.
Non trovi i miei attestati, ma una foto di Luffy di One Piece, perché per me è più importante.
Il Metaverso non è uno spazio.
È tempo.
E cos’è il tempo, se non ciò che noi vogliamo che sia? :)
P.s. Quando vuoi, Viaggiatore, ti aspetto nel mio Studio. Trovi il link nei commenti :)
Morgan apre la sezione commenti ed ecco il link.
Davvero basta cliccare qui per entrare nel Metaverso?
Parte 2 - Open Sesame
“Dannazione, dovrei scaricare l’app? Che palle”.
Morgan si alza, accende il pc, ritrova il post ed il link e bam! entra su Spatial, il Metaverso usato dall’Architetto della Mente in questo momento.
Osserva il suo avatar (“perché una donna?” si chiede) che prende forma.
Si trova in un corridoio molto lungo.
C’è il quadro della Città, che da quello che ha visto l’Architetto della Mente usa spesso nei suoi post.
Si guarda intorno, muovendo la telecamera. Ci sono altri quadri (“sono quelli di Valerio Pittiglio? Chissà se sono degli NFT?”), una biblioteca con dentro alcuni libri e quello che sembra lo Studio dell’Architetto della Mente.
Morgan sorride appena entra dentro. I riferimenti a One Piece tolgono ogni dubbio.
Morgan gira un po nello Studio, osserva il TARDIS del Doctor Who, il windows 95 che fa molto vaporwave e pensa che capisce cosa intendesse l’Architetto quando parlava di “passioni” nel suo post.
Se qualcuno venisse qui dentro non saprebbe che è nello studio di un professionista. Penserebbe ad un nerd.
Girovagando nel resto dello Studio finisce in quella che sembra una classe.
“Build your avatar” è scritto sul muro.
“Oh quindi posso cambiarlo?” pensa Morgan e clicca sulla foto.
Il link rimanda ad un sito chiamato Ready Player Me.
“Come il film” pensa sorridendo, ricordando della sera che lo guardò insieme a Miki.
Morgan si diverte con le impostazioni del sito, per fortuna aveva una sua foto salvata sul pc e l’ha usata come base.
Torna su Spatial e dopo aver effettuato la connessione tra i due siti ecco che spunta il suo Avatar.
Morgan sorride, per un attimo gli fa strano trovarsi lì dentro.
Con un po’ di alcol in corpo ed un po’ di erba probabilmente sarebbe lo spunto per una conversazione fiume tra lui ed il Volgare buttati alla fine della strada che non porta a nulla per tutta la notte.
Non fa in tempo a concludere il pensiero però che nota una scritta sullo schermo.
“Connecting to voice Channel? Che diavolo succede?” pensa Morgan.
Un Avatar appare accanto a lui.
L’Architetto della Mente è arrivato.
“Ehy ciao! E tu chi sei?”
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