La rivoluzione degli NFT per la Musica.

Thread su Musica e affini

La grande parte della popolazione italiana ma anche quella internazionale non ha chiaro che si sta preparando una rivoluzione di proporzioni inimmaginabili sino a pochi anni fa.

Perché mano a mano che tutti gli oggetti digitali artistici (per gli oggetti fisici si può fare un discorso analogo ma più complesso) diventeranno degli NFT tutta la dinamica della attività artistica e creativa verrà modificata alla radice.

Esistono già i primi esperimenti in questo senso e possono essere utili per capire quello che succederà nel prossimo futuro.

Esistono dei siti che permettono ad un musicista di chiedere ai suoi fan di anticipare del denaro per finanziare la composizione di una nuova canzone. A prima vita questo sembra un semplice meccanismo di crowdfunding ma non è cosi perchè il musicista mette a disposizione dei fan/finanziatori il 50% delle royalties che saranno generate dalle vendite della canzone stessa.

Per cui invece nelle complesse procedure del crowdfunding classico (ad es regalo di materiali aggiuntivi ai finanziatori, con una correlazione stretta tra livello del finanziamento e livello dei benefit ricevuti) si ottiene una grande semplificazione con il ricevimento di una parte delle royalties da parte dei fan/finanziatori.

La domanda da porci è: che cosa accade alle imprese musicali se NON anticipano il denaro ai musicisti?

Vi faccio un esempio: mettiamo che un musicista sconosciuto offra ai suoi amici e conoscenti il 50% delle royalties della sua prima canzone. Difficilmente una operazione del genere porta a enormi guadagni ma se il pezzo esce come NFT potrebbe far guadagnare alcune migliaia di euro/dollari.

Un livello di guadagno non enorme ma sufficiente a convincere i fan/finanziatori a ripetere l’esperimento con il secondo pezzo dello stesso musicista che però adesso ha una fan-base più ampia perchè il primo pezzo è stato apprezzato.

Si ripete l’esperimento ed il numero dei finanziatori (sempre al 50% delle royalties) si ampia. E cosi via per svariate volte.

Sino a che il fan-club del musicista diventa cosi ampio che lo porta a diventare una star della musica. A quel punto si aprono varie strade per il musicista: a) può continuare a seguire la stessa strada (50% delle royalties ai fan finanziatori oppure b) può ridurre la quota per cui chiede il finanziamento ad es al 20% oppure c) può emettere una crypto-token legata ad una sua canzone singola o a un album oppure a tutta la sua discografia. Vista la domanda che ci sarà il valore della crypto-token salirà in modo impressionante oppure ancora d) potrebbe abbandonare il finanziamento dei fan e auto-finanziare tutta la sua produzione. Secondo me questa strada anche se percorribile non conviene perché riduce la partecipazione dei fan-finanziatori.

La cosa interessante di questa procedura è che i primi finanziatori potrebbero ricevere nel corso del tempo un flusso di denaro enorme perché quando un musicista è diventato famoso i nuovi fan vogliono scoprire anche le sue prime creazioni e questo genera royalties sia al musicista che alla sua prima fan-base.

Le major hanno di fronte una minaccia mortale che in pochi anni le potrebbe portare alla bancarotta.

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