Ma gli NFTs sono un vero patrimonio?

Una delle possibili funzioni degli NFT è quella di fungere da patrimonio per colui o coloro che li possiedono.

Per capire meglio a cosa ci riferiamo facciamo un paragone con il mondo analogico.

Nel caso delle opere d’arte questo patrimonio non genera un flusso di reddito ma vale solo per il piacere personale del possessore e per la possibile (incerta) rivalutazione del capitale.

Ma altre forme di patrimonio (case, terreni, azioni, titoli, ecc) oltre alla possibile rivalutazione del patrimonio stesso (sempre incerta) possono anche generare un flusso di reddito mensile o annuale.

Anche gli NFT possono avere le stesse caratteristiche: possono rivalutarsi (o svalutarsi) e possono generare un reddito mensile o annuale.

Della rivalutazione (svalutazione) del valore non ha senso parlarne qui perchè si basa su una serie di elementi specifici che in parte già conosciamo: domanda specifica dell’NFT ed offerta specifica dell’NFT.

Mentre dei modi per ottenere dagli NFT un flusso di reddito mensile o annuale vale la pena parlare perchè sono modalità poco conosciute.

Quali sono le modalità in cui questo può accadere?

Eccole:

  1. Affittando gli NFT che si possiedono. Cosiddetto “Renting”

  2. Facendo un Deposito Vincolato (con lunghezze variabili) (cosiddetto “Staking”)

  3. Ricevendo NFT come compenso per essere diventato un Fornitore di Liquidità (LP - Liquidity Provider) per gli Exchange Decentralizzati della cosidetta DeFi (Decentralized Finance) per poi fare o Renting o Staking.

In ognuno di queste modalità (in modo diverso tra di loro) gli NFT fungono da patrimonio e permettono di generare un rendimento.

In questo modo si può monetizzare i propri NFT senza perdere il controllo della proprietà degli NFT stessi.

E’ importante notare che questo rendimento NON è funzione della semplice fornitura del valore degli NFT (cioè NON sono semplici interessi) ma ha delle funzioni specifiche che “servono” al funzionamento del sistema della DeFi.

Detto in altre parole, ripetiamo: non si tratta di interessi ma si tratta di compensi per delle funzioni specifiche che gli NFT svolgono nel sistema della Defi (Decentralised Finance)

Proviamo ad analizzare le varie modalità:

  1. NFT Renting

Il sito più importante che svolge questa funzione è reNFT.

Di fatto funziona come un normale Banco dei Pegni (Pawn Shop) dove, nel mondo analogico, a fronte del conferimento di un oggetto fisico di valore viene dato un prestito.

Gli oggetti di valore fungono quindi da collaterale per il prestito.

Se il prestito non viene restituito sulla base delle condizioni dell’accordo il fornitore del prestito trattiene il collaterale.

In genere il valore del denaro prestato non supera il 50% del valore dell’oggetto messo in pegno.

L’NFTRenting opera sullo stesso principio solo che quello che viene conferito è l’NFT posseduto.

Ovviamente ci deve essere un accordo sul valore monetario dell’NFT stesso. Cosa non semplice visto che in genere il prezzo di un oggetto si base su un mercato, vale a dire su un numero importante di transazioni.

In molti casi un singolo NFT, non ha, o non ha avuto, un numero importante di transazioni. E dato che ogni NFT è un oggetto unico (ERC-721 o ERC-1155) non è semplice fare un prezzo anche se l’NFT in questione appartiene ad una Collezione.

Oltre alla stima del valore dell’NFT si deve concordare un tasso di interesse che deve essere pagato dal proprietario dell’NFT a colui che gli fornisce la liquidità.

Questi tassi di interesse hanno una gamma di variazione enorme e quindi non è facile definire un tasso di mercato.

Ad es nel caso di reNFT il costo del prestito oscilla tra 0,2 WETH e 2 WETH al giorno. Dove WETH è un Wrapped Ethereum che ha lo stesso valore di ETH.

Si deve notare che il rischio del NFT Renting è generato da 2 fattori distinti che non debbono essere confusi.

E questo vale ovviamente sia per chi fornisce l’NFT che per chi fornisce il controvalore in denaro, anche se, ovviamente, i rischi dei due soggetti sono alternativi.

I due fattori sono:

  • il rischio che il prestito non venga ripagato e/o che il tasso di interesse sia troppo alto e/o il valore attribuito all’NFT sia sbagliato verso l’ alto

  • dato che il valore del prestito e/o dell’NFT è calcolato in ETH o altra Crypto, e dato che il valore delle Crypto notoriamente oscilla molto, c’è il rischio che il pagamento non possa essere effettuato perchè troppo elevato.

Quindi l’NFT Renting nasconde parecchie insidie anche se ovviamente ha molto vantaggi.

  1. NFT Staking

La seconda modalità per monetizzare gli NFT che funziona senza perdere il controllo della proprietà è lo staking.

Si consegna l’NFT e lo si vincola per un periodo di tempo.

Nel mondo analogico la funzione comparabile è quella di un Deposito Vincolato presso un banca.

In questo periodo di tempo il valore dell’NFT permette alla società di Defi che lo usa, di svolgere la copertura di valore per finanziare il completamento dei blocchi all’interno della Blockchain.

L’NFT in Staking riceve una compensazione perchè riceve le provvigioni che sono pagate da chi fa le transazioni sulla Blockchain stessa.

Quindi, per essere chiari, non si tratta di interessi ma di guadagni per una funzione operativa svolta nella BlockChain.

Uno dei maggiori operatori di questa modalità di finanziamento è

Kira Network

Come si vede dalla immagini Kira Network fa operazioni di staking con Crypto, NFT e moneta tradizionale. Ed i tre processi possono essere comparabili.

A volte, quando si opera in questo modo, invece di ricevere denaro contante in dollari o euro, in cambio dello staking, vengono consegnati i Token della società che fa l’operazione.

Sta poi a colui che fa lo staking decidere se vuole convertirli in moneta tradizionale oppure mantenerli sotto forma di Token rischiano la rivalutazione o la svalutazione del Token stesso.

  1. NFT Farming

L’ultima modalità per rendere redditizio il patrimonio immobilizzato negli NFT che analizziamo è quella del Farming.

In questo caso la dinamica è diversa:

  1. se si deposita (vincolato a tempo) del denaro tradizionale o delle crypto, in una sito di Swap Decentralizzato (chiamato spesso AMM, cioè Automatic Market Maket) perchè opera uno scambio tra CryptoValute è possibile essere ripagati con degli NFT (ERC-721) a volte chiamati LP-NFT (Liquidity Provider NFT), che mostra il valore delle Crypto che è stato vincolato.

    Questa compensazione non sono interessi ma compensi per avere fornito Liquidità al sistema decentralizzato dove non esiste un fornitore di Liquidità centrale;

  2. Gli stessi LP-NFT che sono stati ricevuti come compenso per aver fornito liquidità possono essere usati per fare Staking in altri siti della DeFi come abbiamo visto in precedenza.

Per l’insieme di queste attività viene usato il termine “Farming”.

Uniswap è il sito (protocollo) principale che fornisce questo servizio.

Come evidente si può chiudere in ogni momento la propria posizione e rientrare in possesso della propria liquidità a meno che non si sia entrati in un sistema di veToken.

Sistema che abbiamo descritto in questo post:

NFT/Crypto Creations (in italiano)

VeTOKEN: la rivoluzione nei Token?

Un Post parecchio tecnico, poi, nei prossimi giorni, torniamo a Post più gestibili: VETOKEN : (vote-escrow)Token. I veToken sono diventati in pochi mesi un fenomeno enorme. Adesso hanno una TVL (Totale Value Liquidity - Valore della Liquidità Totale depositata in un Protocollo Decentralizzato) di 29,8 Miliardi di Dollari…

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2 years ago · Luigi Forlai

Per concludere è interessante notare che se si partecipa ad processo di farming il valore dell’NFT cresce con il tempo perchè nel valore dell’NFT in generale (ma non sempre) sono inclusi i flussi di reddito che sono stati generati nel tempo proprio attraverso il farming.

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