VeTOKEN: la rivoluzione nei Token?

Analisi Crypto (MOLTO TECNICA)

Un Post parecchio tecnico, poi, nei prossimi giorni, torniamo a Post più gestibili:

VETOKEN : (vote-escrow)Token.

I veToken sono diventati in pochi mesi un fenomeno enorme.

Adesso hanno una TVL (Totale Value Liquidity - Valore della Liquidità Totale depositata in un Protocollo Decentralizzato) di 29,8 Miliardi di Dollari.

Perchè un valore cosi enorme in poco tempo?

Proviamo a rispondere

Le leggi a protezione del consumatore che esistono negli USA ma anche in altri paesi (inclusa l’Italia), richiedono che:

  1. se si emettono delle titoli con remunerazione

  2. devono esserci dei particolari requisiti (finanziari, ecc) di coloro che emettono i titoli;

Questo può essere un problema perchè molti di coloro che emettono NFT o Crypto NON HANNO QUEI REQUISITI.

Per questo coloro che emettono NFT e Crypto sono molto attenti ha NON avere un sistema di remunerazione che possa paragonare queste emissioni a dei titoli con interessi (“securities”).

Perché nel caso non fosse così si possono essere bloccate dalle autorità di controllo finanziarie (SEC, CONSOB ecc).

La necessità di evitare di essere equiparate alle securities, con tutti i problemi che questo potrebbe comportare, ha portato a costruire dei modelli di business ( e gli smart contract ad essi collegati) che creano dei problemi al funzionamento dei Token e dei Coin.

In particolare si evita che ci siano delle remunerazioni in denaro per i possessori dei Token stessi basate SOLO sulla fornitura del denaro (liquidità).

Cioè si fa in modo che le compensazioni del denaro messo a disposizione sia legato a qualche “attività” o “utilità” che viene generata e si evita che vi siano compensazioni per la semplice messa a disposizione della liquidità.

La linea è molto sottile e a volte la SEC (Ente di controllo delle Borse USA) è intervenuta con grosse multe o controlli proprio per bloccare chi oltrepassava la sottile linea rossa.

Anche adesso, ad esempio, sono stati annunciati controlli sulla emissione di alcuni NFT che sfiorano anche essi le caratteristiche di “securities”.

Questa è la ragione per cui alcuni “Derivati” sui Bitcoin non sono stati accettati dalla SEC al punto che esiste un solo Derivato su Bitcoin accettato sul mercato di New York.

Questa è sempre la ragione per cui Binance, il più grande marketplace di Crypto nel mondo, valutato oltre 300 Miliardi di Dollari, NON ha sede in nessun luogo. Non USA, non Singapore, da nessuna parte.

Solo adesso Binance sta creando delle entità nazionali specifiche per entrare nei singoli mercati (Binance UK, Binance USA, ecc).

Tornando a noi c’è da chiedersi: come hanno provato a risolvere questo problema?

I Token che sono emessi, dato che non possono ricevere interessi, sono stati costruiti come portatori di “voti”. Cioè danno la possibilità di votare per la “governance” del Token stesso.

Cioè permettono di votare nelle “assemblee online” per decidere la strategia economica dei Token/Coin stessi. Perciò spesso vengono definiti “governance Token”.

L’essere costretti a creare dei Token fatti in questo modo ha penalizzato enormemente i Token che sono stati emessi in questi anni perchè:

  1. dopo aver comprato il Token ed avere il diritto alla gestione del Token stesso NON emergono altre utilità all’interno del Token stesso;

  2. il team che controlla il Token è costretto ad emettere sempre nuovi Token per finanziare il sistema

  3. la sempre maggiore offerta di Token comporta, ovviamente, una riduzione del prezzo medio del Token visto che la quantità offerta aumenta.

Tutti questi elementi hanno avuto un effetto sul prezzo del Token che è facilmente immaginabile: dopo una crescita iniziale del prezzo a causa dei primi acquisti, il “governance-Token”, se va bene, tende ad avere un prezzo piatto o, addirittura, un prezzo calante.

Quello presentato qui sotto è un grafico dell’andamento del DefiPulse Index (Decentralized Pulse Index che è l’indicatore dell’andamento dei prezzi dei Token decentralizzati) in cui si nota come dopo la fase iniziale, ci sia un stabile calo dell’Indice e dei sottostanti prezzi dei Token che fanno parte dell’Indice.

In particolare i Token di UNISWAP e Compound (rispettivamente $UNI e $COMP) mostrano con chiarezza questo andamento.

I due Grafici coprono l’intera vita dei due Token, dalla loro emissione ad oggi:

Anche se bisogna dire che implicito in queste valutazioni c’è sempre il fatto che si pensa che prima o poi i Token che gestiscono la governance del Token stesso saranno in grado di accedere alla gestione del Cash-Flow.

I veTOKEN tentano di risolvere il problema del prezzo calante dei “governanceTOKEN” inserendo negli smart contract una utilità aggiuntiva.

Come?

In modo semplice:

  • i possessori di GovernanceToken BLOCCANO i loro voti per un periodo più o meno lungo (in genere da 1 anno a 4 anni)

  • in cambio di questo blocco, i loro Token partecipano con quote maggiori alla distribuzione del fees che si generano nei DEX

(Nota per chi è meno esperto: coloro che depositano del denaro in un DEX - chiamati “fornitori di liquidità (Liquidity Providers - LP) - ricevono come compensazione una % dei Fees che sono ricevuti dal DEX per lo swap che effettuano).

In genere i LP che bloccano i propri voti riceve circa 2,5 volte più compensi di un semplice LP che deposita il proprio denaro ma NON LI BLOCCA.

Da alcune analisi sembra che, in media, chi accetta di bloccare il proprio denaro riceva attorno al 54% dell’insieme delle compensazioni che sono ricevute dai DEX.

L’effetto è che l’LP che blocca il proprio denaro non ha più a disposizione i propri Token (per il periodo che loro decidono) ma in compenso ha una quota maggiore delle fees ricevuti dei DEX per gli swap effettuati.

Questi sono i veTOKEN.

Di fatto si tratta di una monetizzazione anticipata dei Diritti di Voto sulla Governance di un Token che, ovviamente, può apparire come il guadagno di interessi anche se non lo sono.

Questo nuovo tipo di Token (i veToken appunto) sono stati sperimentati per la prima volta da Curve CRV .

Qui sotto la Capitalizzazione Totale di CRV dalla sua emissione.

Dopo CRV vi è stata l’esplosione della offerta di veTOKEN che abbiamo mostrato all’inizio e che ha portato ad una TVL di oltre 29 Miliardi di Dollari

CONCLUSIONI

La rivoluzione che è stata avviata da Curve con i CRV, ha avuto un grande successo perchè ha reso immediatamente più interessante l’investimento in GovernanceToken.

Si sono però creati anche problemi significativi che analizzeremo nella parte a pagamento della NewsLetter che stiamo preparando.

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