Web3 - di che cosa si tratta?

Thread su Contesto Generale

Come primo post di questa newsletter, vogliamo discutere ed approfondire un le analisi di Chris Dixon, co-fondatore ed ex CEO di Hunch e socio della società di venture capital Andreessen Horowitz, che rende molto chiaro quali sono le caratteristiche del Web3 e di come potrebbe funzionare in futuro.

La prima presentazione del pensiero di Dixon fu fatta nel 2018 nel seguente articolo: Why Decentralization Matters. La stessa analisi è stata poi ripetuta negli anni successivi con vari thread su Twitter. Il principale di questi thread è il seguente:

cdixon.eth @cdixon

Why Web 3 matters 🧵

6:57 PM ∙ Sep 26, 2021


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  1. Web1

Seguendo Dixon si può dire che nella prima fase, tra il 1992 e il 1997, Internet era un sistema decentralizzato in cui tutti erano in grado di creare siti Web collegati tra loro tramite links.

Ormai tutti chiamano questa fase Web1.

Non esisteva un sistema di controllo, ovvero le persone potevano formattare testo e foto (il video non era disponibile in quel momento perché troppo pesante per il livello di trasmissione della rete di allora) nel modo che preferivano.

In questo sistema decentralizzato, tutti sceglievano il modo in cui volevano monetizzare i propri contenuti. Ma di fatto vi erano poche alternative: pubblicità, abbonamento (ad es. The Wall Street Journal) oppure vendita (ad es. Amazon per i libri).

In realtà la grande maggioranza dei siti web scelse di NON monetizzare e di sviluppare i siti web come una attività no-profit. Questa fece si che il livello tecnologico di questi siti non fosse troppo alto visto che non vi erano molte risorse.

Per quelli che seguivano la strada della pubblicità era molto difficile sostenere i loro costi perché non c'erano infrastrutture per organizzare correttamente la pubblicità (il modo prevalente di fare pubblicità era sotto forma di banner) e pochissime aziende erano disposte a spendere soldi su Internet per la pubblicità stessa.

Ma in questa fase nacquero i primi cataloghi di siti (ad es. Yahoo) che permettevano di cercare i vari siti specializzati. A Yahoo poi fecero seguito altri siti tipo Altavista, Lycos che permettevano le ricerche per temi e contenuti.

Durante la seconda fase, o seconda era di Internet, tra il 1998 e il 2003, la pubblicità digitale si sviluppa e vengono costruite le infrastrutture per eseguirla in modo automatico.

In questo modo i siti web hanno potuto iniziare a monetizzare il proprio traffico.

Molti siti Web hanno seguito il modello di chiedere un abbonamento, ma il percorso pubblicitario era comunque quello preferito dalla maggioranza dei siti.

In questa fase, l'enorme crescita dei siti e quindi della informazione su Internet era tale che i motori di ricerca (ad es Altavista, Lycos) costruiti sulla base di una ricerca ad albero (ricerca per sequenza di argomenti) non erano più efficienti.

Ed è a questo punto che nel 1999 è apparso Google.

Ed è stato proprio Google a costruire il primo elemento di centralizzazione dell’intera Internet (anche se allora nessuno se ne accorse).

Nonostante questo la grande parte del sistema rimase decentralizzato.

  1. Web2

Nella terza fase, dal 2004 al 2017, si è tentato di introdurre l’interazione nel sistema. Questa fase viene adesso chiamata Web2 ed è molto centralizzata ed è anche la fase in cui stiamo ancora vivendo.

La tecnologia del sistema decentralizzato non era in grado di fornire funzioni interattive e quindi iniziò un periodo in cui diversi Social Network iniziarono a crescere (il primo fu SixDegrees) proprio fornendo servizi interattivi ai propri partecipanti. Il più famoso (per un periodo) fu il “Poke” di Facebook.

In questi anni i social network proprio attraverso la loro centralizzazione hanno assorbito gran parte degli introiti pubblicitari (che nel frattempo stava crescendo in modo esponenziale).

Negli ultimi anni i Social Network hanno restituito una parte di questi redditi agli influencer che sono cresciuti al “disopra” dei Social Network

Ogni social network si rivolge a un diverso tipo di interazione: ad es. video o foto, ecc.
I social network centralizzati assorbono la maggior parte degli introiti pubblicitari.

  1. Web3

Nel 2018 è iniziata la quarta fase perché la tecnologia Bitcoin inizia ad essere adottata a livello di masse.

La tecnologia Bitcoin (descritta nel 2009 ed operativa dal 2010) di una moneta peer-to-peer crea un approccio radicalmente nuovo per produrre denaro (cioè cripto-moneta) e questo fa si che non siano più intermediari per la creazione ed il trasferimento della moneta.

Pertanto, Bitcoin e il relativo approccio basato sulla blockchain (catena di server collegati tra di loro che fanno operazioni in ordine temporale), eliminano gli intermediari bancari ma permettendo la monetizzazione rendono possibile continuare a mantenere le funzionalità interattive dentro ad Internet.

Questo fa si che inizi un processo di de-centralizzaione e quindi un ritorno ad alcune dinamiche del Web1 anche se mantiene la possibilità di monetizzare come nel caso del Web2.

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